Come da tradizione, anche quest’anno, nella ricorrenza del 25 aprile, abbiamo posto una corona di alloro per ricordare il sacrificio dei figli del popolo di Rifredi caduti per la libertà.
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Appello al Comune dell’Sms Rifredi, dell’Sms Peretola, del Circolo Le Panche e della Casa del Popolo Castello, per salvare la biblioteca dell’Iti Da Vinci ed evitare che il fondo documentaristico del 1800, consultato non solo da studenti e docenti ma anche dai fiorentini e da studiosi da tutta Italia, possa diventare un polveroso archivio inaccessibile.
Tra gli scaffali ci sono soprattutto volumi relativi a meterie tecniche: “Con un grande bacino culturale – spiega Giovanna Malgeri, presidente dell’Sms Rifredi – sia da parte di coloro che si sono diplomati all’Iti che da parte di studiosi che arrivano qui dalle Università italiane”. Oggi la biblioteca fa parte del circuito comunale Sdiaf ed è aperta quindi anche alla cittadinanza. Ma ora che l’unica bibliotecaria è in pensione non sarà sostituita e quindi l’archivio rischia di chiudere i battenti.
“Non vogliamo che solo il centro di Firenze sia il luogo della cultura – continua Malgeri -ma che ne abbiano diritto anche le periferie”
Leggi l’articolo di Geraldo Adinolfi sul sito di Repubblica.it
nella Biblioteca della SMS Rifredi
Clara Vella e Arrighetta Casini
presenteranno il libro
“Poesie del taschino”
di Giovanni Cavazzuti
Sarà presente l’autore.
La raccolta “Poesie del taschino” si forma nel corso degli anni, là dove l’autore sceglie di vivere. Le settantadue poesie sono il frutto del rapporto con i luoghi in cui si trova: Milano, Firenze, Tropea, Parghelia non sono altro che la progressione della sua espressione poetica e di vita. View More
Siamo lieti di comunicare che la SMS Rifredi ha sottoscritto con la Diaconia Valdese la convenzione e il progetto formativo per una borsa lavoro a un giovane rifugiato politico del Gambia.
Il giovane Famara lavorerà da lunedì 3 aprile alla SMS per sei mesi, prorogabili per altri sei, dando una mano alle pulizie interne ed esterne.
Economicamente la borsa lavoro è pagata dalla Diaconia Valdese: a noi il compito di insegnargli a lavorare e costruire le condizioni di accoglienza e integrazione del giovane.
Famara al suo paese faceva il cuoco e si è già reso disponibile a collaborare con noi per la realizzazione dei nostri eventi.
Link utile per capire la situazione del Gambia